Sul Progetto

Il Brasile ha quasi 30 mila centenari secondo il censimento IBGE del 2012. Ma certi studi ipotizzano persino che le persone con oltre 99 anni siano quattro volte piu’ tante dei dati ufficiali. Molti di questi provengono dalla maggiore immigrazione di cui si abbia memória in Brasile dopo quella portoghese: gli italiani giunsero qui attorno al 1875 e da allora non hanno piu’ smesso di mettere piede nella terra abençoada por Deus e bonita por natureza. Si calcola che oggi ci siano in Brasile piu’ di 30 milioni di “oriundi” dall’Italia concentrati specialmente nella metropoli di San Paolo (6 milioni) e nel suo Stato (13 milioni), ma anche nella Serra Gaucha del Rio Grande do Sul, in Santa Catarina, nel Parana’ e nell’Espirito Santo. Ma di 80/enni, 90/enni e centenari nati ancora in Itália ce ne sono moltissimi e ognuno con una sua storia incredibile che rischia di perdersi nell’oblio man mano che i “nonni” salpano per miglior vita.

Nel 1996 fui per la prima volta a Caxias do Sul, alle spalle di Porto Alegre, per il film “O Quatrilho” di Fabio Barreto e rimasi affascinato con i nativi e i discendenti veneti che vivono in quella zona incantata di vigneti, araucarie e fiumi circondati dalla selva sub–tropicale. Conobbi la’ Jose’ Clemente Pozenato, autore del libro da cui e’ tratta quella pellicola che ha concorso all’Oscar di miglior film straniero, e Andre’ Costantin, un bravissimo documentarista su temi ítalo-brasiliani che mi presento’ la compagnia di teatro “Miseri Coloni” e altre avvincenti persone dell’universo del “talian”, il dialetto misto veneto e lombardo che si parla da quelle parti. Tornai a San Paolo, dove era l’agenzia di stampa italiana per cui lavoravo, pensando su cosa fare perche’ quella ricchezza di contenuti e di umanita’ degli  emigranti italiani non andasse perduta. Ma ci sono voluti sedici anni di incessanti viaggi alla ricerca degli immigrati dalla penisola in ogni angolo del Brasile per giungere infine a varare un’iniziativa che ora cerca di salvaguardare la memória degli “italianos” approdati definitivamente nel gigante sudamericano.

Sono andato alla Festa della Polenta di Venda Nova do Imigrante (ES), ho trovato dei trentini (originari delle Alpi) a fare i “garimpeiros” nel Mato Grosso ai confini dell’Amazzonia, ho frequentato gli amici italiani di San Paolo prediligendo gli anziani, come il senatore Edoardo Pollastri, presidente della Camera di Commercio Italo-Brasiliana, ho bevuto vino con il vecchio colono del Ristorante Panoramico Belvedere Sonda, sul Rio das Antas, vicino a Bento Gonçalves che si meravigliava molto che io capissi il suo “talian”. Tutto per arrivare a lanciare a meta’ del 2014 il progetto “100 Nonni” che consiste grosso modo nell’andare in giro per tutto il Brasile, con una Doblo’ Adventure adesivata dalla Fiat, ad intervistare, dovunque si trovino, gli ultimi nonni e le ultime nonne dell’immigrazione italiana. Non importa se siano nati in Itália o siano discendenti. E’ irrilevante che parlino italiano, o il dialetto di qualche italica regione, o solo il portoghese. L’importante e’ che abbiano una bella storia da raccontare, con una narrazione che faccia sognare, che assomigli a una fantástica favola: la realta’, si sa, ha sempre molta piu’ fantasia di un inventore di frottole.

Il progetto, che durera’ per molti anni, e’ stato inserito nel Momento Itália-Brasile 2012 del ministero degli esteri italiano, la kermesse di mostre e attivita’ culturali Made in Italy che ha pervaso in questi ultimi due anni i musei e i palcoscenici brasiliani.

La Fiat, attenta a tutto cio’ che riguarda l’italianita’ in Brasile e in America Latina, ha deciso di patrocinare i “100 Nonni” gia’ iniziati alla fine dell’anno scorso tra i “carca manos” di San Paolo e che nel 2015 e dopo si estenderanno a macchia d’olio ad altre regioni brasiliane. Armati di registratore, di macchina fotográfica e di una cinepresa, aiamo andati per esempio a Jundiaí ad incontrare Inos Corradin, uno dei maggiori pittori viventi in Brasile. Accompagneremo la novantenne suora Alberta Girardi negli accampamenti dei “sem terra” perduti nelle campagne verso il rio Parana’. Incontreremo a Itapira, presso Campinas, il cantante Tony Angeli che ha fatto grande successo con la Jovem Guarda di Roberto Carlos. Abbiamo intervistato a Ribeirão Preto Edilha Biagi, la madre di quel Maurilio che e’ un magnate dell’etanolo. Ci vedremo con il console onorario a São Sebastião do Paraíso (MG), Alfredo Albieri, un simpático ottantisettenne di Genova, come me, che ha indicato molti vecchi di spicco della zona di Itamoji’, Monte Santo e  S. Antonio da Alegria. Ci sposteremo durante quest’anno a Belo Horizonte, illuminati sugli anziani da contattare dall’amico presidente della Casa di Cultura Fiat, Jose’ Eduardo de Lima Pereira, nell’Espirito Santo, a Bahia e a Rio de Janeiro. Negli intervalli fra le campagne sul campo proseguiremo con i nostri agganci paulisti (San Paolo e’ il secondo stato dopo Bahia per il numero di centenari) come il mago dei panettoni Luigi Bauducco, il giornalista dei giornalisti Mino Carta, il conte Raffaele Leonetti che ci parlera’ dell’epopea dei Matarazzo, e il maggior commentarista sportivo brasiliano, Claudio Carsughi.

Ma vedremo anche persone di quasi nessun rilievo, perfetti sconosciuti ma in grado di fornire una storia importante come quella raccontata all’esordio dei “100 Nonni” dal quasi centenario Angelo Mariano Luisi, un autentico Toto’ (attore cômico napoletano mattatore di molti film d’epoca) della Cantina Capuano, nel quartiere del Bixiga, il cui resoconto potrete leggere qui a fianco. Saremo poi nei dintorni di Presidente Prudente (SP), nel Mato Grosso do Sul, Parana’, Santa Catarina, per approdare infine fra quei veneti delle valli dei vigneti della Serra Gaucha da cui tutto e’ partito e che rappresentano un serbatoio infinito di resoconti su quella “brava gente” di cui in Italia si e’ purtoppo quasi persa la traccia e l’esempio . Al termine dei raid, il progetto sara’ trasformato in un libro bilingüe (italiano/portoghese) dal titolo “100 Nonni”, con annesse foto e DVD, che verra’ distribuito dalla Fiat in Brasile e in Itália.

I “100 Nonni” hanno anche un indirizzo internet oli@100nonni.com.  Potete scrivere a questo site se i vostri attempati genitori, parenti o amici corrispondono alle poche esigenze richieste per far parte dei “100 Nonni”: origine italiana, eta’ dai 75 anni in su, e soprattutto una bella storia da raccontare.